30/10/09

il gioco

Dilaudid ed io ci siamo immaginati, ognuno a suo modo, il nostro incontro. Con l'idea precisa di scambiarcelo per pubblicarlo nel blog dell'altro. Il risultato è una comunicazione in una lingua diversa, di una esperienza diversa, di una fantasia diversa. A me è piaciuto immensamente. Ma chi conosce Dilaudid sa che i suoi temi sono a volte forti perciò se siete suscettibili vi invito a ritornare qui un altro giorno. Il mio post, ovviamente, lo trovate da lui. Buona lettura

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Ginocchio al cinema
di Dilaudid

Non partecipo, non assorbo, vorrei avere la maestria del Dono.
Una persona mi ha scritto, nessuna parola ammiccante, solo diponibilità.
Ho voluto incontrare un nick, altre volte mi era capitato.
Ho sempre immaginato un incontro al cinema, dentro, evitare la trafila delle presentazioni e imbarazzi ed essere protetti dal buio.
Ho chiesto un cinema poco frequentato, individuare una sconosciuta tra la folla sarebbe un problema.
Dalle foto del suo blog appariva bella, sorridente ma io ero aggrappato al suo lato oscuro, coltivavo la speranza di una sua ossessione.
- Fa che sia deviata, malata, fa che sia speciale-
pregavo un dio ignoto, invocavo evocavo.
Eccola, mi siedo.
- Cazzo le dico?- la saluto e guardo il film
Vorrei essere libero, lasciare per una volta che io sia.
La sua gonna le lasciava le ginocchia in bella mostra e non so come quella parte anatomica è divenuta veicolo erotico, io e le sue rotule.
- Spero che a Padova non ci sia la buon costume, io ora mi masturbo-
Non ho chiesto il permesso, l'ho fatto.
Eravamo di pietra, lei non mi guardava, io fissavo le rotule, le sono addirittura venuto addosso.
Lei ha lasciato che io fossi, lei è mia amica.

analisi sincera ed impietosa del perché io parlo, con una certa ridondanza ormai, delle Trattorini

il fatto è che la mia vita è ripetitiva. gli impegni mi son consueti. non vi è novità alcuna. ci si annoia qui nel padovano. è tutto un susseguirsi delle stesse cose. la dieta è sempre la dieta. il russo sempre il russo. la patente è sempre da fare. i fantastici blogghers sono sempre i fantastici blogghers, lo smettere di fumare è sempre lo smettere di fumare (tra l'altro ho avuto un ritorno del desiderio. prima c'era un calo del desiderio, adesso c'è il ritorno del desiderio. io pensavo di averla sfangata. io mi vedevo già: fumatrice? io? sei scemo? invece la vita è dura porca miseria), oltretutto con gli uomini non ci esco più, cosa saranno, 2 settimane?!? si! saran ben due settimane. possiamo datare la cosa al taglio della casso di frangetta credo. comunque, per tornare al discorso, sento proprio questo abbruttimento addosso ed è per questo che parlo dell'unica cosa bella che mi capita intorno tutte le sere e sono le Trattorini.

però la Elena io la capisco poverina. lei, c'ha sto compito ingrato di vegliare sulla mia immagine e lei a legger in continuazione delle Trattorini c'ha paura che paro na vecchia babbiona.

anche ieri, era a casa mia che parlava e io mica la ascoltavo (non la ascolto mai io, in generale, gli amici è difficile che li ascolto) io guardavo le Trattorini ed ogni tanto proprio quando si era nel pieno della conversazione, tipo quando mi spiegava che è meglio il pettine d'osso a quello di plastica per evitare l'elettricità statica, ecco che io dicevo: eh! le vedi le Trattorini? guarda che belle le Trattorini.

poi anche dopo quando ormai la conversazione aveva raggiunto livelli di pathos inimmaginabile, quando mi stava spiegando bene come stendere il balsamo sui capelli appena umidi io allora le dicevo: ma guarda quanto amore le Trattorini, loro, si fanno le cocche tra di loro, le Trattorini.

un po' Elena sbuffava che io ero lì che mi abbracciavo le Trattorini mentre lei invece stava cercando di pettinare le bambole. la capisco. d'altra parte o parlo delle Trattorini oppure mi tocca ricominciare a parlare delle solite cose tipo del fumare, del russo, della patente, dei bloggher, degli uomini.

poi mentre eravamo lì che ci facevamo i boccoli e ce li ammiravamo contente mi è venuta una idea pazzesca per risollevare le sorti di questo blog oramai consueto, triste, annoiato e noioso e però ve ne parlo un'altra volta.

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29/10/09

sbandierando in giro la mia indipendenza

Elena dice che parlo troppo delle Trattorini e non posso darle torto perché in effetti parlo sempre delle Trattorini. Troppo. Lei mi è amica, la Elena, lei veglia sulla mia immagine (mentre lo Splendido veglia sulla mia virtù). Evidentemente Elena e Splendido, che mi sono coetanei, ritengono io non sia in grado di gestire le mie immagini virtuose o, alternativamente, le virtù immaginifiche. Se non sapessi che è solo l'amore a muoverli mi riterrei offesa. E li incenerirei col tostapane elettrico. Oppure andrei sbandierando in giro la mia indipendenza con proclami di alto tenore libertario tipo "Elena dice che posso tenermi la mia immagine a patto di gestirla, come suggerisce lo Splendido, a gambe ben chiuse" (e poi li incenerirei col tostapane elettrico).

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-8 all'alba (anche 6 sarei già felice)

ho deciso che faccio a modo mio. che i beveroni mi mettono addosso una tristezza che poi mi mangerei un bufalo per tirarmi su il morale mentre la dieta dello splendido che devo rincoglionire il metabolismo io non sono abituata a mangiare carboidrati devo iniziare adesso mi pare una roba da matti e così mi sono messa a fare una dieta che so che funziona. è una dieta che si può fare solo per 14 giorni perché è molto proteica ed è per questo che si può fare solo 14 giorni ma insomma pare che si perde un chilo ogni 2, 3 ed allora io faccio così che così so che dimagrisco poi tra 14 giorni ci ripenso. quello che volevo dire a proposito di questa dieta è che è una bella fortuna che vivo da sola perché io quella volta che l'avevo fatta, la prima volta, tanti anni fa che avevo preso 10 chili dopo che ero rimasta sdraiata in un letto per 3 mesi ed avevo sempre fame anche se non facevo niente tranne stare distesa a letto, comunque quella volta lì che l'avevo fatta io convivevo ed il mio ex mi doveva volere tanto tanto bene perché io ogni volta che lo guardavo, quando ero in quella dieta, io avevo voglia solo di picchiarlo. forte.

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28/10/09

io, di francese, so solo presentarmi

io non so quand'è stato che mi sono innamorata di Simenon. mi era capitato di leggere L'orologiaio di Preston in una edizone merdifera, quelle economiche alla seconda col salto mortale della mondadori, cosa sono le mondolibri? quella roba lì m'avevano fregato e son rimasta a comprare edizioni merdifere per un anno. io non ascolto mai i consigli degli amici ma voi ascoltate me che vi sono sconosciuta, quando vi fermano per strada davanti alla mondadori voi non dategli retta a quelli che se siete gentili, come sono normalmente gentile io che date retta a tutti cani e porci e solitamente lo fate col sorriso che vi scoccia sembrare maleducate ecco poi quelli vi si inculano. Letto che avevo finito di leggere L'orologiaio di Preston di Georges Simenon io ho pensato "nano, ti non te me ciavi altro" e per anni è rimasta questa cosa che ci ignoravamo bellamente. poi un mio amico bravo bravissimo mi ha consigliato La camera azzurra. io chiaramente cosa dovevo fare dato che mi fido ciecamente di questa persona? Io l'ho ignorato. mappoi sempre lui quella persona brava bravissima di cui mi fido ciecamente m'ha regalato trilogia della città di K e poi Q e poi Quelet l'ecclesiaste di Erri De Luca e poi altri e così ho dovuto comprare anche la Camera azzurra. E' finita che adesso ho anche delle prime edizioni in francese ed io di francese so solo presentarmi: oui, je suis Cathrine Deneuve. (visto?)

scrivi o muori

ho scoperto sto -write or die- dallo ZioBonino ed insomma io non so mica se lo reggo sto stress di dover scrivere per forza o le lettere si cancellano da sole (ho scelto il kamikaze mode che se uno deve -or die- almeno che -or dii- seriamente) ed boh c'è sta cosa che mi son data 10 minuti per scrivere 200 parole ed è un po' una cazzata perché io ed il senso della misura proprio non andiamo per niente d'accordo perciò non ho idea di quanti siano 80kg esattamente come non ho idea di quanto sia lungo uno scritto di 200 parole e se queste siano poche o tante per dieci minuti di tempo. sta il fatto che io, per iniziare, senza avere una idea del tempo e della durata ho buttato lì due numeri e mi son detta proviamo. la realtà è che è una sciocchezza tutto questo perché semplicemente parlandomi addosso sono arrivata a 157 parole (160 con la parola -parole-) ed ho ancora 6 minuti e fischia di tempo. ed il giochino non dovrebbe essere questo, il giochino dovrebbe essere che scrivo di un argomento a piacere e lo sviscero (o provo) nel tempo limite. duecento.

27/10/09

ancora due, tre cose su Genova magari non propriamente di Genova però che c'entrano perché avvenute in concomitanza

un po' di foto che ho fatto a Genova le trovate qui. altre le aggiungerò stasera.

il viaggio di andata l'ho fatto con Chiara, sono arrivata a casa sua alle nove più o meno, siam partite un'ora dopo circa perché prima abbiam ciacolato e bevuto il caffè con calma, s'è fatta qualche ora di strada e poi abbiamo girato per Genova, non ricordo precisamente a che ora ci siamo viste con Claire, penso più o meno verso le quattro. ecco in tutte queste ore che abbiamo passato insieme io sono stata proprio bene. proprio mi è volato il tempo, come si dice, io mi sono sentita a casa e serena. Abbiamo conversato anche su cose mie molto personali, un po' forti, un po' difficili che sto vivendo in questo periodo strano che è questo qui che mi sta capitando eppure io sapere che c'era lei vicino io ero proprio a casa mia anche se ero nella sua auto o a passeggio per Genova. penso che sono fortunata.

ragionavo che mi piace di far la strada in macchina. mi piace l'idea di partire per un viaggio e di avere una meta che magari è una meta positiva come una giornata di vacanza. io guido volentieri anche per ore di filato non mi disturba anzi, mi piace, è un momento di relax per me perché penso agli affari miei, mi ascolto la radio o canto le canzoni o, se sono in compagnia, si chiacchiera e ci si conosce un pochino di più. ecco se io potessi prendere un uomo ed invitarlo a fare un giro con me, in auto, mi piacerebbe tanto. lo porterei in costa azzurra, c'è un paesino che si chiama Biot dove c'è il museo nazionale di Fernand Leger che quando avevo tentato di andarci, anni fa, era chiuso per restauro. ecco, quello è un posto dove ho sempre desiderato tornare e ci vogliono, io credo, almeno 4/5 ore di macchina per arrivarci.

cose così, d'altri tempi.

ho trovato nella mia libreria in ufficio un libro che non ricordavo di avere acquistato. si tratta de "L'evaso" di Georges Simenon. una prima edizione economica datata novembre 1957. solo a sfiorarla si son staccate le pagine. esattamente come succede ad un altro libro che ho che però forse si staccano le pagine a forza di sfogliarlo quindi è diverso. ora ho questa edizione economica del 1957 quindi, volendo monetizzare (ma io non voglio) si tratta di un libro di alcun valore con carta povera tutta bella ingiallita con un profumo di vecchio che mi piace tantissimo. ce l'ho qui e me la metto da parte questa edizione del 1957 per portarla a Chiara, assieme a quell'altro che è più recente e che si staccano le pagine a forza di sfogliarlo. secondo me a questo libro vecchio che vedo che ci sono i fili di cotone che escono dalla rilegatura, ecco questo libro vecchio non ci si potrà far nulla poverino. anche al libro nuovo forse non è possibile fare nulla Chiara dice che non è che può continuare ad aggiungere pagine all'infinito - eh! mi ha aggiunto una pagina l'ultima volta che lo ha restaurato - io per me se ci riesce son contenta che così ho un libro ancora più unico al mondo.
Tornando a L'Evaso di Simenon, non è che ho potuto leggerlo perché solo a sfiorarlo si è disfatto ma in questo sfogliare ho dato un occhiata a due, tre frasi e ci ho trovato delle cose bellissime tipo: "il sole dardeggiava" oppure " uscito dal ginnasio colla borsa di pelle" (colla borsa di pelle, che meraviglia) o anche "alle sette meno un quarto, Gian Paolo Guillaume" (Gian Paolo!!!) insomma, cose così, d'altri tempi.

L'evaso di Georges Simenon
Il girasole
L. 200
Biblioteca economica Mondadori
novembre 1957

l'altro libro, quello moderno, quello di cui parlavo che si rompe a forza di sfogliarlo sempre, quell'altro libro lì non servirebbe neanche dirlo che libro è però son gentile e lo dico: son le "opere complete di Learco Pignagnoli" obviously!

26/10/09

Genova per me

le città di mare sono meglio delle città e basta. le città di mare sono meglio perché ci senti il puzzo del mare, nelle città di mare. ed il puzzo del mare è un po' vacanza. anche il rumore del mare e anche il colore del mare oltre che al puzzo del mare sono vacanza. per me le città di mare è un'altra qualità di vita. migliore. che uno arriva a casa sua dopo il lavoro e se vuole annusa l'aria e sente il mare se vuole fa una passeggiata sul lungo mare e non gli sembra, secondo me, di essere dopo il lavoro gli sembra di più di essere in vacanza. forse questa è una cosa che pensano quelli che non ci hanno mai abitato in una città di mare. forse quelli che ci abitano al mare son abituati ma io non credo. io l'ho sempre pensata questa cosa qui - ma in effetti io non ho mai abitato in una città di mare - e secondo me la pensano un po' tutti quelli che ci abitano che sono felici di abitare in una città di mare. ora, Padova non è mica brutta ed anche Bologna che ero lì venerdì son città bellissime ma Genova, un po' come Trieste o come Venezia, loro, quelle città lì che c'hanno il mare, sono meglio per me. dev'essere per via della puzza di mare. o del colore. o del rumore. ma soprattutto per via della puzza del mare. che è come vacanza.

24/10/09

4 buone ragioni per esserci a Bologna

se sei a Bologna ti possono capitare delle cose abbastanza interessanti. io, venerdì ne ho contate quattro che vi vado prontamente a raccontare.

la prima roba per cui è una buona ragione esserci a Bologna è che a pranzo, i tuoi clienti, ti portano a mangiare i tortellini in brodo. voi dite cappelletti. o forse loro dicono cappelletti. io c'ho la mamma emiliana e non mi ricordo se dice cappelletti o tortellini. secondo me tortellini perché queste son cose che ti rimangono dall'infanzia di chiamare le cose come sei abituato a sentirle da bambino perciò sono abbastanza sicura che a casa mia i tortellini in brodo si chiamavano proprio tortellini in brodo. dato che il vero emiliano li fa a mano, i tortellini in brodo, a casa mia, o meglio nella casa dei miei genitori, mangiare i tortellini in brodo è un avvenimento, è una cosa che succede solo a natale, per capirsi, che mia mamma si mette bestemmiando a preparare la pasta e poi tirare la sfoglia col mattarello e poi preparare il ripieno e poi mettere il ripieno nei tortellini è un lavoro che non glielo augurerebbe neanche a un cane lei odia moltissimo farlo e lo fa solo perché noi le rompiamo i maroni un anno per avere sti cavolo di tortellini in brodo a Natale. fatto sta che se te sei a Bologna di venerdì i tuoi clienti ti portano a mangiare i tortellini in brodo un mezzogiorno di un venerdì. e venerdì scorso non era neanche il giorno di natale, per dire.

c'è del miracoloso in tutto questo.

un'altra cosa interessante che mi è capitata venerdì è stato un filmato di una decina di minuti con i fuori onda dei sosia italiani di Omen il presagio, Damien lo sguardo di satana e Linda Blair de l'esorcista. I protagonisti Omen, Damien e Linda erano tutti rigorosamente sotto i 10 anni. Io a guardarli sono arrossita.

una buona ragione per esserci a Bologna è una libreria meravigliosa. vabbè ci sono tante librerie meravigliose ma ce n'è una che è veramente bellissima. è molto molto grande, 3 piani mi pare e dentro ci sono un wine bar ed un ristorante. e' la libreria della Coop in pieno centro. è decisamente la libreria dei miei sogni, dato che unisce le mie altre due ragioni di vita. il cibo e la lettura.

ora, venerdì sera nella libreria (coop) dei miei sogni c'era Ermanno Cavazzoni che leggeva da Il Limbo delle Fantasticazioni e parlava poi anche d'altro tipo ha parlato anche delle Opere Complete di Learco Pignagnoli e quando succede che si parla di Learco Pignagnoli per me si toccano le più alte vette della letteratura e mi commuovo. Nella commozione però fortunatamente sono riuscita anche a ridere tipo quando Entrò Carla ci si è parecchio divertiti in quel frangente lì.

infine, una buona ragione per esserci a Bologna è che magari ti capita che tra il pubblico c'è gente che non ti aspetti. gente con un sorriso tale da toglierti il fiato. gente che non sei capace di dire altro che ciao. e tornare a casa.

direzione ostinata e contraria

mentre orde ed orde di blogger si riversano nella meravigliosa Venezia, il nordest che conta, cioè quello che si conta in una mano, in una mano dove mancano due diti, insomma tre del nordest se ne vanno nel profondo nordovest verso l'acqua ma più sul centro che sul giù. tipo Liguria. tipo Genova. lo Splendido è già lì ad attenderci che ha dato una rinfrescata alle stanze, ha aperto le finestre, ha comprato i fiori. noi, la nobildonna ed io, noi si arriva domattina. tipo a Genova. domattina.

23/10/09

la trasposizione cinematografica dei romanzi di Michi Spillein spiegata ai blogger

L'altro giorno stavo guardando un film. Mike Hammer basato su un romanzo di Michispillein e notavo due cose.

Prima cosa: tutte le donne, tutte. tutte tutte tutte. proprio tutte. non ne tralasciamo una tutte le donne. tutte. gli si offrono. basta che lui cammini per strada. non deve fare altro. esistere. lui cammina. lei lo guarda. e non è che a quel punto gli dia il numero di telefono. no no lei fa proprio un commento del tipo come ti paciugherei. e lui Mike Hammer fa sempre la faccia tra il sorpreso ed il compiaciuto che gli tirerei due schiaffi. Tipo poco fa lui entra in un locale e una tizia lo avvicina che è ancora con un piede mezzo fuori e gli dice (cito testualmente) ehi, ciao, sono una contorsionista. vuoi contorcerti con me? risposta di lui (molto gangsta insaid). scusa carina ma io mi contorco solo il venerdì. lei gli risponde: ma oggi è venerdì. lo prende e lo trascina in una stanza dove comincia a baciarlo mentre lui fa quella faccia tra il sorpreso (ohibò è venerdì) ed il compiaciuto (è la serata del contorsionismo).

Seconda cosa: tutti quelli che stanno per rivelargli chi è l'assassino devono però prima finire di fare una cosa, lui allora gli permette di farla e loro vengono uccisi. sparati. in un ora e mezzo di film è già successo quattro volte. non saprei che dirti Maichemmer che ti muoiono attorno come mosche proprio un secondo prima di rivelarti il nome e di finire quello che stavano facendo non glielo far finire! Maichemmer non glielo far finire sto cavolo di cosa che stavano facendo, se sai che poi muoiono. se senti uno che ti dice scolta Maic adesso ti dico l'assassino ma prima fammi finire questo centrino all'uncinetto che stavo facendo tu non glielo far finire! cazzo! se la ragazza ti dice adesso di dico l'assassimo ma prima fammi dare un occhiata a questo carburatore che stavo pulendo tu digli di no! fatti delle domande! datti delle risposte Maichemmer! porti 'na sfiga 'mpestata Maichemmer! Casso!

Eppure, non ho altra scelta

Posseggo una biro e tre matite. La biro è quasi esaurita, e detesto scrivere con la matita. Lo scritto non risalta con chiarezza sulla carta. I sottili tratti grigi si confondono sullo sfondo giallognolo. Eppure, non ho altra scelta. Scrivo sul rovescio di vecchi calendari e su della carta commerciale intestata ormai ingiallita. La carta da lettere proviene da Hugo Ruttliger, un grande collezionista e ipocondriaco.

La parete - Marlen Haushofer - e/o

22/10/09

decimato

sto servizio di piatti che uso da, cosa saranno, quindici? sedici? diciassette anni? è quello del mulino bianco, quello con le farfalle, una cosa d'altri tempi. me l'ha dato mia mamma quando sono venuta a vivere da sola cosa sono quindici? sedici? diciassette anni fa? boh sta il fatto che sto servizio che c'ho son 6 fondi, 6 piani, 6 piattini e 6 ciotoline niente di che ma io mi son fatta un vanto in questi saranno quindici? sedici? diciassette anni? mi son fatta il vanto di due cose: di non aver mai lavato un piatto a mano in questi boh quindici? sedici? diciassette anni? e quindi di non averne mai rotto uno in quanti saranno quindici? sedici? diciassette anni? Dopo, sono arrivate le Trattorini.

dedicato ad Ale

Da

21/10/09

1, 2, 3

Ritorno al Futuro tra uno, due e tre il più bello è l'uno. Anche nei vari Batman il più bello è il primo tranne la serie che ri-inizia con Batman Begins che però è un po' un nuovo numero uno. Dei Superman non se ne poteva guardare nemmanco uno, neppure quello nuovo appena fatto o il primo quello vecchissimo con il ciccione di fronte del porto. come si chiama? quello. Hulk? io ho visto solo il primo non posso parlare. Arma Letale ecco quello è un caso raro perché secondo me son belli tutti sia il numero uno che il due che il tre, il quattro però non si può proprio guardare tant'è che poi hanno smesso fortunatamente. Anche Shrek bello il primo ed il secondo, il terzo una cagata pazzesca. Harry Potter? io i libri li ho adorati ma dei film è bello solo il primo. rien de cas.

nightmare: fighissimo il 1°
batman: il mio preferito è quello di tim burton (qual è?) (nds: il primo)
kill bill: meglio il 1° (ma credo di essere stata l'unica a pensarla così) (nds: nono anch'io)

sig:

Difendo a spada tratta il primo Superman con Christopher Reeve (nds: memmifàcacare)

peppermind:

Io di ritorno al futuro preferisco il secondo... (nds: nuooooo!)
Di star wars, la prima serie, quella VERA insomma, non l'ultima paccottiglia, il più fiquo anche lì è il secondo...

arcureo:
Molto d'accordo con Peppermind... certo che però l'episodio N° 3 dei prequel, che vede la nascita di Darth Vader... mica bagigi!
Però essendo un prequel che anticipa l'originaria prima uscita, come lo chiamiamo? "-1"?
(nds: mai visti io i prequel)

froggy:
per ritorno al futuro concordo... ma non toccare superman! (nds: maddai anche tu?!?)
anche a me di batman è piaciuto di più Batman Begins....
kill bill più bello il secondo... ma notevoli entrambi...
ma che mi dice di dirty dancing? spettacolo il secondo ambientato a cuba...

squeeze:
A me ritorno al futuro 2 è piaciuto :) e Kill Bill.... l'1 non sarebbe nulla senza il 2 :)

sara:
io strano, concordo con te, che nei film non concordo mai con nessuno e questa cosa è strana...

pulcia:
e indiana jones? che vogliamo dire a proposito di indiana jones, a parte che sono tutti bellissimi tranne l'ultimo, ovviamente?

one night in Poang:
FANTOZZI.
1,2,3. Capolavori.
Poi il resto lo tralasciamo.

io ti amo

Io ti amo
e se non ti basta
ruberò le stelle al cielo
per farne ghirlanda
e il cielo vuoto
non si lamenterà di ciò che ha perso
che la tua bellezza sola
riempirà l’universo

Io ti amo
e se non ti basta
vuoterò il mare
e tutte le perle verrò a portare
davanti a te
e il mare non piangerà
di questo sgarbo
che onde a mille, e sirene
non hanno l’incanto
di un tuo solo sguardo

Io ti amo
e se non ti basta
solleverò i vulcani
e il loro fuoco metterò
nelle tue mani, e sarà ghiaccio
per il bruciare delle mie passioni

Io ti amo
e se non ti basta
anche le nuvole catturerò
e te le porterò domate
e su te piover dovranno
quando d’estate
per il caldo non dormi
E se non ti basta
perché il tempo si fermi
fermerò i pianeti in volo
e se non ti basta
vaffanculo

-Stefano Benni-

20/10/09

Lorenzo

tempo fa Lorenzo m'ha chiesto da quanto avevo smesso di fumare. Io allora avevo risposto dal 15 luglio. Lui tutto spiaciuto aveva detto NOOOO non devi ricordare la data. se la ricordi vuol dire che conti i giorni se conti i giorni non hai smesso. Io l'avevo guardato ridendo e gli avevo detto Hai ragione Lorenzo tu però perché me lo chiedi? M'ha risposto Eh! magari l'avevi dimenticata, e se l'avevi dimenticata avevi smesso veramente! :)

poi qualche giorno fa, venerdì sera mi pare, mi ha detto che io non dovevo considerarmi un ospite in quella casa, in quella famiglia. ed io l'ho guardato che gli volevo più bene del solito ed io gliene voglio tanto di bene a quel ragazzo ed a suo fratello gli voglio un bene che loro neanche lo sanno ma in quel momento lì a Lorenzo gli ho voluto un bene più bene del solito che era un bene di Grazie.

Dopo, i genitori mi hanno dato il sacco della spazzatura da buttare.

il cecchino dell'apocalisse nel nome del cristo

l'ho già detto che - poeticamente parlando- amo quest'uomo?



la frase può anche essere letta spostando gli addendi e viene fuori:
l'ho già detto che - umanamente parlando - amo questo poeta?

se invece la leggete al contrario, una delle due non importa quale scegliete voi, non viene fuori niente. neanche una invocazione a satana. no, niente. nulla proprio.

19/10/09

non proprio una bella persona

sono stata al cinema ieri sera. ho visto woodstock qualcosa. carino. non sembra neanche un film di Ang Lee. ma non era di questo che volevo parlarvi. allora lo conoscete tutti, no, facebook. dunque lì ci sono una marea incredibile di stronzate che io ignoro, tipo i giochini ma soprattutto i test che ti fanno i test del che cavolfiore ti rappresenta, quale coleottero eri nell'altra vita, che chakra sei queste cose qui che hanno moltissima presa su di me. potete credermi sulla parola.
dunque la Elena che sabato sera ci siamo viste GRINDHOUSE - A Prova Di Morte (quello con Stuntman Mike per intenderci) m'ha girato il test che personaggio di Tarantino sei ed allora ho pensato che vabbè dai era domenica pomeriggio, mi stavo prendendo una pausa dal russo potevo anche vedere che personaggio di Tarantino ero. E' venuto fuori che sono Stuntman Mike. e Stuntman Mike credetemi, non è una bella persona. non è proprio una bella persona. è uno psicopatico duro. è proprio un personaggio orribile uno di quelli che non vedi l'ora che crepa sotto le peggiori sofferenze.
Elena è venuto fuori La Sposa di Kill Bill che per carità non è una educanda ma alla fine fa la strage che fa perché hanno tentato di ucciderla mentre era incinta. Insomma La Sposa possiamo equipararla ad Attila che dove passava lei non respirava più nessuno ma lei lo faceva per vendetta insomma La Sposa è CATTIVA ma è anche una mamma e la Elena è venuto fuori che, insomma, è cattiva (ed io lo sapevo) ma è anche una mamma (e ci stà perché tutto il film diceva: tornate indietro, frenate, rallentate, fermatevi tornate indietro che vi salvete, tutti pensieri da mamma).
Io invece sono venuta fuori stuntman Mike. E Stuntman Mike non ve lo posso dire se non avete visto il film che non voglio rovinarvelo ma quell'uomo lì vi giuro quell'uomo lì non sta bene per niente. Quell'uomo lì ammazza un casino di donne proprio per il gusto di ammazzarle. Quell'uomo lì è uno psicopatico sociopatico ed è venuto fuori che è il personaggio che mi rappresenta. Sinceramente preferivo Marcellus Wallace anche se poi, lo sapete no, gli è successo quello che gli è successo poverino.

Passeggiata nel bosco

Una dose di sperma costava in media 1 050 dollari americani spese di spedizione incluse e le donne potevano ordinare allo stesso tempo una registrazione della voce del donatore. La registrazione diceva BUONGIORNO! CHE BELLA GIORNATA OGGI L'IDEALE PER UNA PASSEGGIATA NEL BOSCO. SPERO CHE RIMARRA' SODDISFATTA DA ME. E una donna che aveva ordinato la registrazione pretese uno sconto del 10% perché il donatore aveva la erre moscia.


Europeana
Breve storia del XX secolo

- Patrik Ourednik -
:duepunti edizioni

18/10/09

è nata è nata è nata

è nata Viola, la figlia di Ramona e Giuseppe. che sono giovani e sono belli e l'hanno voluta, l'hanno cercata. con tutto l'amore che potevano l'hanno fatta. ben arrivata tesoro. ben arrivata nel mondo.

quindi ballavo

dopo, purtroppo il film non l'abbiamo visto perché era tutto esaurito. proprio tutta la sala era tutta esaurita neanche i posti davanti c'erano, che comunque io non li avrei presi, ed erano esaurite tutte le altre 13 sale degli altri 13 film che ce n'erano di veramente stupidi ed erano esauriti anche quelli. il cinema vicino a casa mia, che c'ha 14 sale ha tipo vinto la lotteria ieri sera.
allora siamo tornate a casa e siccome avevamo in testa Tarantino ho messo Grindhouse - A Prova Di Morte. quello con Stuntman Mike per capirsi. ho messo quel film lì.
quando Elena si è accorta che la Livia era ipnotizzata nelle scene più cruente ho dovuto prenderla e metterla in camera da letto.
poi durante tutto il film Elena cercava di spiegare agli attori come risolvere la cosa senza farsi male. tipo mannò dai frenate. oppure, dai tornate indietro, oppure, cosa gli fanno che gli tornano la macchina tutta rovinata, cose così.
io invece ballavo che in quel film c'è un sacco di musica anni '70 che mi piace. quindi ballavo.

che non si dica

Elena ed io si andava al cinema stasera. lei a vedere Bastardi Senza Gloria, io a rivederlo dato che lei non l'aveva visto e comunque anche io avevo visto poco che la maggior parte del tempo sono stata voltata verso il mio accompagnatore e gli dicevo: dimmi quando posso guardare, dimmi quando posso guardare. E' arrivata da me alle sette ed io le ho offerto l'acqua del rubitetto e poi ad un certo punto bisognava mangiare ed ho tirato fuori dal frigo le Zuppe Fresche Dimmidisì nella specialità della Zuppa Ortolana ed abbiamo cenato con quello. (che non si dica che non so come si ospitano le persone...)

17/10/09

Ci sono io

C'è il cielo. C'è l'acqua, ci sono le radici. C'è la religione, c'è la materia, c'è la casa. Ci sono le api, ci sono le magnolie, gli animali, il fuoco. C'è la città, c'è la temperatura dell'aria che cambia nel respiro. C'è la luce, ci sono i corpi, gli organi, il pane. Ci sono gli anni, le molecole, c'è il sangue; e ci sono i cani, le stelle, i rampicanti.
E c'è la fame. I nomi.
Ci sono i nomi.
Ci sono io.

Il tempo materiale - Giorgio Vasta
Minimum Fax

16/10/09

la lampada più bella del mondo

stasera sarà mia. virtualmente. nel senso che la lascio a casa degli splendidi. però è mia. se gliela pago. ma io gliela pago per quello. solo che secondo me. loro dopo. non me la vogliono più ridare. se teniamo conto che prima di gennaio. non credo di riuscire a prendermela. però è una lampada bellissima. ed io lotterò con le unghie e con i denti. per ottenerla. anche se ho già capito che. gli splendidi. ci piace un casino il mio gusto. per le lampade. ho già capito io. che me la vogliono ciulare. da sotto il naso. ma io non lo permetterò. giannever! splendidi sapevatelo. quella lampada c'è scritto sid sopra. sid e trattorini c'è scritto. leggete bene. non c'è scritto splendidi. c'è scritto sid. visto?

15/10/09

sputatemi addosso

ciò le recce basse e gli occhi da cocker sbattuto. dovevo avere l'esame della patente A3 io sabato 17 ottobre e invece ce l'ho il 27 perché ho fatto cambiare (ciò vergogna ma son sincera ed ammetto la mia pochezza come donna e come essere umana) da A3 ad A2 e quindi ci voglion 15 giorni per l'aggiornamento e insomma l'esame ce l'ho il 27. (forse. non è neanche detto, comunque è abbastanza probabile).

perché nonostante la mia aggressività e la mia caparbietà e la mia prontezza di decisione e forza morale ma soprattutto nonostante il mio aquilot-banfing ho spostato la patente da A3 ad A2? perché io la casso di moto A3 della mia scuola guida non riesco neanche a spostarla, figuriamoci fare un otto.

così adesso il 27, se riesco, do' l'esame della patente A2 e posso guidare moto fino ai 25KW che non ho neanche idea di cosa significhi. questo per due anni, dopo i due anni, se non cambia la legge, ciò in automatico la patente A3.

sicuro come l'oro che cambiano la legge nel frattempo. mi ci giuco i collioni che ho lasciato alla scuola guida quando, abbassando le recce, ho detto, vebbè... facciamo la A2. (sciocca donnicciola)

la vita agricola spiegata ai blogger

dove abito io ci sono i campi. i campi son coltivati a soya. la soya serve per produrre le cimici. quando arriva settembre, le cimici sono pronte, son mature e si staccano dai rami di soya. per fare cosa non saprei dire. schifo immagino. a me personalmente mi fan schifo a voi non saprei. io comunque a settembre, normalmente, mi chiudo dentro casa. perché per quanto qualcuno possa ravvisare qualche somiglianza in effetti io e le cimici non ci pigliamo per niente.

ma vado avanti col discorso sennò qui non si arriva da nessuna parte. il mio primo gatto, la Camilla, quando era cucciola è arrivato settembre. lei non lo sapeva era curiosotta e le piacevan tanto gli animali che le volavano attorno. le piacevan tanto e li mangiava. le mosche, per dire, le mangiava. così quando la cimice le è volata attorno lei l'ha mangiata. un virgola millesimo di secondo dopo la Camilla aveva la bocca spalancata, lo sguardo d'orrore/terrore e, nella più completa immobilità, ha atteso che la cimice uscisse da lei, di sua sponte. dopodiché si è fiondata sulla ciotola dell'acqua e si è bevuta il Nilo. la Camilla non la cimice. la cimice per quel che mi riguardava poteva crepare.

la Marta mangiava anche i topi, dopo averli portati dentro casa. la Marta non so se le piacevano le cimici, lei viveva al lago, che non c'erano campi di coltivazione di cimici al lago. secondo me comunque una che mangiava i topi mangiava anche i prodotti della soya. la Marta si che c'aveva i collioni. ne parlo al passato perché non la vedo da 1 anno e non so più nulla di lei. immagino sia ancora viva. la Marta non la cimice. la cimice per quel che mi riguarda poteva crepare, questo l'ho già detto.

portate pazienza sto per concludere il discorso. ora sapete che c'ho le Trattorini. che son ancora cucciole e hanno la passione per gli animaletti che volano, le Trattorini, anche loro. e li mangiano gli animaletti che volano, anche loro. quindi io aspettavo settembre che glielo facevo vedere io a mangiare gli animaletti che volano. così imparano a mangiare animaletti che volano. così capiscono cosa vuol dire mangiare animaletti che volano.

e insomma son qualche giorno che è come se avessi, per casa, che gironzolano per casa, e vanno su e giù dappertutto, per casa, è qualche giorno che è come se avessi, sempre attorno, due cimicione che trattorinano.

14/10/09

livin uid ciù pantegans

ho appena finito di mangiare. è stato il solito incubo. alzo la forchetta sposto una pantegana, infilo la forchetta in bocca allontano una pantegana, tolgo la forchetta dalla bocca e sposto una pantegana dalla faccia, vado per dare un'altra forchettata e devo togliere il muso di una pantegana dal piatto. sposto una pantegana e l'altra è lì che ammicca fusando ed intanto allunga un zampetino e stiamo parlando di riso in bianco e spinaci sconditi.
io, sinceramente, non capisco.

una cosa tristiscima

voi non lo sapete ma c'è sto giro su FF di donne indiete. c'è sto giro tristissimo di donne indiete che una parla di cioccolato e l'altra cià l'ipersalivazione dopo due righe e un'altra le brontola lo stomaco e le viene la cupezza. c'è sto giro su FF fra la claire, la chiara, la mastrangelina ed io che non si può guardare la cupezza dei nostri commenti, la sofferenza della fame, la fame vera! ecco, è una cosa che non si può vedere questa cosa che siamo tristi in sta maniera qui. eccheschifo.

ciao bei ragassi

dunque, giusto per parlarci proprio chiaramente. questo blog, solo e solamente questo blog, ha subito un po' di colpi e contraccolpi durante gli ultimi mesi. un po' di casini, un po' di smettere di fumare, un po' di alto godimento con gli splendidi insomma, questo blog è ingrassato questo blog è, possiamo anche dire, lievitato. questo blog non riconosce più la grandezza del suo culo, per dire. questo blog c'ha le tette che strabordano dai reggiseni mentre a questo blog piacciono i capezzoli. le tette no. i capezzoli si. tette: brutto!!!. capezzoli: bello.
così questo blog, da lunedì, è a dieta. da lunedì l'altro ieri.
anche gli splendidi da lunedì sono a dieta. ma loro hanno, oltre alla dieta, vieppiù armi di dimagrimento tipo il sesso selvaggio che fa anche da compensazione per le mancanze alimentari dei prossimi mesi. mentre io no. io non c'ho neanche quello. e d'altra parte, col culo che mi ritrovo, con le tettone che mi son venute, ci manca altro (ghe mancaria altro) che faccio del sesso selvaggio. no!
perciò ho fatto un fioretto: niente fidanzamenti fino a che non raggiungo il mio peso ideale di kg -10 da oggi. nessun fidanzato nessun sentimento nessun innamoramento nulla fino a che non ho raggiunto il mio peso ideale che è -10 da oggi. quindi direi che possiamo tranquillamente risentirci verso aprile/maggio. (ciao bei ragassi!) (sigh!)

malgrado tutto

ma tu
sinceramente
tu pensi che uno come me
e quando dico uno come me, dico uno come me in quanto tale
non un altro
io proprio

malgrado tutto

tu pensi che uno come me in quanto tale malgrado tutto
(ti trovo molto bella)
che lo so sai di averci dei limiti
se non li avessi sarei illimitato
tu pensi che un giorno
pensandomi
un giorno
potresti, pensandomi, dire tra te e te: “beh, però, sì…sì in effetti sì…”

cioè in altre parole
in parole povere
che poi mica son tanto povere
parole altre, sì
ma mica povere
ricche anzi, direi

insomma
hai capito?
non so se hai capito
ma dovresti
a questo punto qui, dovresti aver capito

tra l’altro
ho inventato
un nuovo tipo di bacio
se ti va
si può provarlo insieme

(Guido Catalano)

Torinesi e torinese, piemontesi e piemontese, voi che potete, voi che ce lo avete diffianco, proprio lì taccato a voi, godete di quest'uomo laiv. godetevelolaiv. non mi fate incazzare porcamiseria voi che ciavete tutte le fortune. godetevelolaiv.

però, anche così

Ne ho viste di cose. Stavo andando da mia madre per fermarmi da lei qualche notte, ma proprio quando sono spuntato dalla scala l'ho vista sul divano che baciava un tizio. Era estate, la porta era aperta e il televisore a colori acceso.
Mia madre ha sessantacinque anni e si sente sola. S'è iscritta a un club di cuori solitari. Però, anche così, conoscendo la situazione, è stata dura.

Principianti (Raymond Carver) Einaudi

13/10/09

solo perché lei è bionda

con la mia profe di Russo, ieri sera, si parlava di un certo quartiere dove a me piacerebbe trovar casa perché è vicino al centro ma lei, che c'ha abitato, mi diceva che è un posto pericoloso che si è riempito di gente che insomma fa' un po' paura ad uscire di casa di sera che ti disturbano e ti vengon dietro. poi mi guarda, mi guarda bene, proprio attentamente mi guarda e mi dice che a lei sta cosa succede in continuazione, sta cosa del disturbano e vengon dietro. poi mi riguarda di nuovo bene bene bene ed aggiunge ma solo perché sono bionda eh!
oi, non piace a nessuno sta frangetta.

Mirino

Un uomo senza mani si è presentato alla porta per vendermi una foto di casa mia. A parte gli uncini cromati, era un cinquantenne come tanti.

Principianti (Raymond Carver) Einaudi

11/10/09

Pinocchia

vabbè dai, sabato sera, a casa Splendidi, la classica serata tra blogger. voglio dire, niente di chè insomma dai su le solite cose sarde in saor, baccalà alla vicentina, seppie al nero, bianchi rossi e santi, dolci dolcini e cantuccini, merciai, mattei, arcurei, balibarri, fate, mastrangeline, cani e gatti e musica e libri e poi tutta roba normale, il repertorio classico sapete no?!? sorrisi abbracci e chiacchere a manetta. le solite cose, la solita tipica serata tra blogger. niente di chè, non vi siete persi niente. dai su le solite cose.

ps: QUI foto!

10/10/09

sigh, sob

ieri sera gli Splendidi sono venuti a prendermi al lavoro per andare a cena. era dalla partenza per il mare, quest'estate, che non viaggiavo con tutti loro insieme. così mi è venuta questa nostalgia fortissima e gli ho detto, non andiamo a cena andiamo dritti fino in Puglia. dai Splendido... dai su non andiamo a cena. andiamo dritti giù fino in Puglia dai facciamo finta che non abbiamo la cena stasera, daiii.
Non mi ha cagato di striscio.

09/10/09

mi ricordo

mercoledì, al Liviano, c'era anche Paolo Nori. una non se lo aspetta e gli capitan ste cose fantastiche di trovarsi Paolo Nori al Liviano. allora son andata da lui e gli ho detto ciao io son la Sid e lui mi ha detto ah! ciao tu sei l'amica del Bloggo. allora io gli ho detto, beh! amica... c'è della stima, diciamo.

mi piace - non mi piace

c'è sto tizio che non mi piace per niente che mi fa il filo. ma me lo fa bene. devo dire che io queste cose le noto e le apprezzo. tipo che si fa sentire ma poco, educatamente. io generalmente non rispondo per giorni, da vera cafona, ma lui è sempre gentile comunque. manda un sms, un messaggino, magari mi chiede di vederci. io non rispondo ma lui non si incazza magari lascia passare qualche giorno e poi mi manda un altro sms gentile. io ste cose le apprezzo devo dire, questa insistenza elegante, lieve. non mi spiace affatto. continua a non piacermi, sia chiaro, ma devo ammettere che giorno dopo giorno, mi sta crescendo in rispetto. per esempio dopo una settimana di silenzio venerdì mi ha scritto un messaggio bellissimo che faceva più o meno così: risotto ai funghi porcini e tagliata al balsamico trentanni?!? e così mi ha accolto molto tardi che io rientravo da Roma e mi ha cucinato il cibo, mi ha offerto i liquori, coi suoi amici ha abbassato la voce quando mi sono addormentata sul divano ed ha atteso che mi svegliassi, mi ha accompagnato all'auto ed ha atteso 3 giorni per mandarmi un sms chiedendomi un appuntamento. io, questo modo di fare qui, anche se lui non mi piace, è un modo di fare che è bellissimo.

spiegazioni

Perdonate questo repentino cambio di look. chi mi segue sa che vivo in modo confusionario e caotico, desideravo da tempo di semplificare. Chiaramente i link non sono spariti, siete tutti nel mio reader perché magari non ho voglia di casino ma sicuro che la voglia di leggere quella non è ancora passata. A me questo aspetto splendido splendente, bianco biancante, candico candidante mi piace molterrimo. :)

PS: "drinking wine - killing time" è una strofa che mi è piaciuto di sentire in una canzone di Jamiroquai

08/10/09

Son stata a Padova

a sentire Patrik Ourednik, a stare nella stessa stanza per un oretta mi è sembrato un tipo simpatico. Dopo sono andata a vedere I bastardi di Tarantino. Bello. Trucido ma bello. Trucidissimo in effetti ma bello.

07/10/09

a Carpi c'era la Festa del Racconto questo weekend (e io c'ero)

ci sono andata con Elena che m'ha presentato Giorgio Vasta, uomo che, a prima vista, la sciocca donnicciola - che mi pregio mirabilmente di rappresentare - potrebbe apostrofare semplicemente come "gran tòcco di gnocco" ma se solo la poveraccia smette di sbavare ed inizia ad ascoltare semplicemente scopre che, quell'uomo, Giorgio Vasta non è il nome giusto, dovrebbe chiamarsi "eloquenza" oppure "erudizione" così almeno lo riconoscon subito tutti. poi abbiamo salutato Fabio Geda che è una brava persona ed è abituato ai strani. non era sconvolto dall'averci conosciuto. non lo era affatto. non date retta alle malelingue voi.

Le favolose et mirabolanti foto di questa fantastica avventura le trovate
qui.

Che altro dirvi... fossi in voi a
Carpi ci andrei a prescindere perché è una cittadina deliziosa. Per mangiare vi consiglio il Carducci. E' in centro. I tortellini in brodo, io me ne intendo che c'ho la mamma emiliana, son perfetti, lo gnocco fritto va giù che è una meraviglia, il vino è sincièro e non da' (quasi) nessun effetto collaterale. :D

06/10/09

la caducità di Livia

dopo il terrazzo si è appena fiondata, al galoppo, nella vasca da bagno piena.
acqua dappartutto.
[scuote la testa mode on] dappartutto...

domenica, a Carpi, alla Festa del Racconto son successe cose così, più o meno...

mentre le due donne pronunciavano la frase, guarda, scrittore, noi volevamo un po' scusarci per averti, come dire, leggermente aggredito, infine, dai su, era un'aggressione lieve, un'aggressione lait. e lui tutto contento, ridanciano e sorridente rispondeva: nono scherzate non mi era mai capitato niente di simile (non gli era mai capitato niente di simile vi rendete conto?!?) ecco allora mentre succedeva questo una, la più saggia o forse la più illusa, quella che ci credeva di più, che la cosa potesse essere sistemata, lei, messa la maschera della donna seria e posata aveva cominciato a complimentarsi per il lavoro letterario e anche per quello, giornaliero, nei centri di accoglienza, nelle case famiglia. ecco dunque, mentre quella che ancora ci credeva, in una figura migliore, diceva tutto questo, l'altra se ne usciva con:

ah bè! ma se è abituato ai disadattati allora noi siamo una passeggiata di salute!!!

poi lo scrittore gentile ha guardato la donna e si vedeva chiaramente che non credeva alle sue orecchie. poi l'amica ha capito che ormai non si poteva fare più nulla e le è venuto da ridere. poi la donna che ha pronunciato la frase ha guardato l'autore e gli ha fatto un sorrisone e poi l'autore di nuovo ha detto non mi era mai capitato niente di simile.

si! domenica, a Carpi, alla Festa del Racconto son successe cose così, più o meno...

l'incomodo

Domenica a Carpi, Elena ed io, è successa una cosa inimmaginabile. Improvvisamente noi portavamo, in noi, un ospite scomodo. In noi. Con noi, dentro di noi. Un incomodo. Agiva in nome e per conto facendo un po' quel casso che voleva. Quest'ospite malvoluto, questo inaspettato robo, l'incomodo, dentro di noi diamogli un nome per identificarlo un nome per semplicità un nome di pura invenzione chiamiamolo, ad esempio, "Lambrusco".

Ecco, non va bene, no-no non va bene - per niente proprio - non bisogna incontrare gli scrittori quando hai, dentro di te, "Lambrusco". D'altra parte io che c'era lui non saprei dire come sia successo e cosa avrei potuto fare per evitarlo, non so. quello che so, e lo so per certo come certamente lo sa Elena, è che, quando senti di avere "Lambrusco" dentro di te, non devi

NON DEVI

NON DEVI (!!!)

andare a salutare gli scrittori. Fidati di me. Non lo fare.

05/10/09

un segno inequivocabile dell'età che avanza

Domenica, ieri, a Carpi durante la Festa del Racconto hanno letto un pezzo di Carver che m'ha fatto stare malissimo. Tipo che c'ho pensato tutto il giorno, con un senso abbastanza pesante di malessere, a quello che poteva essere accaduto. All'epilogo di quella storia.

Dopo, stamattina, ero ancora lì che giravo per casa con la tazza di caffè in mano cercando piano di svegliarmi che ho letto il blog di Paolo Nori. Il pezzo che ha pubblicato oggi. Questo qui. E la bellezza di quel brano m'è parsa così forte, intensa, reale, come se quella donna, quella mamma fosse veramente lì e l'autore la stesse descrivendo... che non ho potuto fare a meno di commuovermi.

Da qualche tempo mi pare di farmi sopraffare dalla parola scritta. La sento che mi entra dentro, mi prende lo stomaco e poi cerca di uscire dagli occhi ed io non riesco ad impedirlo.

povere trentenni

dice lo Splendido che ci sono montagne di povere trentenni che non battono chiodo ed io ho quantitativi industriali di spreco. Tipo questa settimana ne ho sprecati due. Se considero che non sono praticamente stata a casa c'è dello stupefacente, a pensarci bene.

03/10/09

bentornata a casa

Padova - Parma - Roma e ritorno.
In effetti sono un po' provata.
E non ve lo posso dire come le due pantegane hanno ridotto casa.
Non si può immaginare ste due pantegane...